Caviglia slogata nello sport: un fenomeno sempre piu’ diffuso
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Nello sportivo è facile che si presenti una situazione come quella da caviglia slogata.
La lesione della caviglia slogata può essere determinata da fattori esterni che difficilmente possono essere tenuti sotto controllo. Questo si verifica più di frequente in alcuni sport. Pensiamo ad esempio al podista nell’atto di correre sulla strada.
Non sarà difficile che l’atleta possa cadere o inciampare in qualche elemento della strada e così si potrà incorrere in una lesione frequente come quella della caviglia slogata.
Caviglia slogata: sintomi e trattamento
I primi sintomi che si verificano nel caso di una caviglia slogata sono dolore, tumefazione della zona interessata, gonfiore e difficoltà ad appoggiare il piede.
In questi casi sarà fondamentale ricorrere all’intervento di uno specialista che determinerà il livello di gravità della lesione talvolta con l’ausilio di una ecografia della zona.
Il trattamento varierà a seconda del livello di gravità della lesione.
Il tipo di intervento potrà essere di tipo conservativo oppure nei casi più gravi sarà necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
Quando si verifica la caviglia slogata nello sport, come è necessario comportarsi nella ripresa dell’attività sportiva?
I tempi di recupero
Come è stato già detto, quando si verifica una caviglia slogata nello sport e per lo sportivo in generale i tempi di ripresa varieranno da caso a caso.
Si potrà passare a qualche settimana di stop fino a più di 4 mesi nei casi più gravi.
La cosa più difficile per il fisioterapista in questi casi sarà cercare di contenere il desiderio di ripresa dell’attività agonistica e non, dirottando il paziente su esercizi e forme di sport alternative che accompagnino il più possibile il processo riabilitativo.
Un’ulteriore nota dobbiamo farla nei riguardi del paziente sportivo. Il paziente sportivo, di norma si presenta preparatissimo sul corpo umano e su tutti i rimedi da utilizzare nel caso di leggere lesioni.
I legamenti della caviglia sono fondamentali e ricorrere al fai da te, potrebbe causare un peggioramento della condizione fisica anche per questo è necessario ricorrere ad uno specialista.
Uno degli sport in cui si verifica maggiormente la distorsione della caviglia è quello della corsa.
Ricordiamo per questo sport l’importanza della scelta della scarpa da corsa che potrà evitare di incorrere in problematiche come la distorsione della caviglia.


Gli sport dove questo trauma è più frequente, in ordine crescente, sono: pallavolo (56%), basket (55%), calcio (51%)e la corsa di resistenza(40%). Nella distorsione alla caviglia quasi sempre rimane un dolore residuo abbastanza significativo che comporta una limitazione funzionale.
Il tempo necessario per il recupero funzionale completo, qualunque sia il trattamento riservato al paziente (chirurgico o conservativo), varia dalle 3 alle 5 settimane; il tempo necessario prima di tornare al lavoro varia dalle 4 alle 7 settimane.
I traumi distorsivi possono essere acuti (in seguito ad urti, contrasti, scontri o improvvisi cambi di direzione) o cronici (dopo carichi notevoli e prolungati).
L’evento traumatico può portare, nella caviglia di un atleta, ad una patologia articolare, suddivisa in due quadri:
1) quello della lassità, con lesioni capsulari, distensioni e lacerazioni del comparto legamentoso laterale e mediale della tibiotarsica e della sottoastragalica, che determinano una escursione articolare oltre i limiti fisiologici;
2) quello dell’ instabilità, che l’atleta avverte come un segno di cedimento articolare durante il gesto sportivo ed anatomopatologicamente obiettivabile in una rottura più o meno totale dei legamenti.

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