Dolori ai reni: sintomi, cause e semplici rimedi

È facile confondere il dolore a reni per mal di schiena o dolore al fianco. Spesso i pazienti con problematiche di questo genere lamentano semplice dolore alla schiena bassa o all’altezza dei reni.

Cosa sono, cosa fanno e qual è la posizione dei reni

I reni sono organi situati nell’addome, addetti all’attività filtrante e produzione dell’urina, mediante la quale eliminano le scorie dal nostro corpo. 

Il rene destro si trova accanto alla colonna vertebrale sotto al fegato, mentre il rene sinistro, dall’altro lato della schiena, è dietro la milza.

Il loro compito è complesso, infatti oltre all’attività filtrante hanno anche compito di regolare gli equilibri idro-salini e acido-basici nel sangue.

Producono inoltre l’eritropoietina, ormone legato allo sviluppo dei globuli rossi, la renina, enzima che influenza la pressione sanguigna, e la vitamina D, utile per il nostro organismo.

Per la loro posizione capita molto spesso che il dolore ai reni venga confuso con un mal di schiena di origine muscolare oppure con il dolore al fianco.

Dolori ai reni, i sintomi più comuni

Il dolore forte ai reni può presentarsi come un’algia acuta e persistente nella zona lombare, come una fitta a seguito di uno sforzo fisico, un bruciore cronico o un crampo a spasmi intermittenti. Alcune volte può comparire del dolore al rene sinistro che non coinvolge anche il destro o viceversa, in questo caso si parla di rene dolorante.

Quando insorge un effettivo problema renale possono presentarsi anche febbre, vomito o urine torbide con sangue o una minzione più frequente.

Se il dolore si estende all’addome o si percepisce dolore alle cosce e dolore alle ginocchia, la causa potrebbe essere un’infiammazione delle vie urinarie spesso accompagnata da bruciore nella minzione.

Quando il dolore nasce dai calcoli renali (o nefrolitiasi), prende il nome di colica renale. In questo caso l’algia è riconducibile a un forte bruciore ai reni.

Le possibili cause del dolore ai reni

Nelle donne, i dolori renali sono diffusi nella fase mestruale o premestruale. Compaiono anche nella sindrome del rene mobile (o rene abbassato) che può insorgere alla fine della gravidanza.

 Uno sforzo fisico può essere causa di dolore al rene destro o al rene sinistro.

Anche l’alcool può provocare fitte ai reni.

Altre patologie che causano male ai reni sono:

  • Cistopielite, infezione delle vie urinarie dovute a batteri quali l’Escherichia Coli.
  • Colica renale, dolore lombare causato dai calcoli renali.
  • Idronefrosi, dilatazione patologica della pelvi renale che può manifestarsi con una sensazione di crampi ai reni.
  • Nefrite, comune infiammazione che può insorgere come dolore ai reni e gambe.
  • Pielonefrite, infiammazione dovuta a un’infezione urinaria.
  • Tumore al rene.

I rimedi più semplici ed efficaci per il dolore ai reni

Quando la causa è il ciclo mestruale, un antidolorifico può essere sufficiente.

Se invece è causato da scarsa idratazione, assumere più liquidi è una soluzione.

 A fronte di un’infezione sarà necessario assumere un antibiotico prescritto dal medico competente.

Quando invece il dolore nasce dai calcoli renali sarà opportuno valutare col medico se adottare un metodo terapeutico od optare per una espulsione controllata.

I calcoli renali

I calcoli renali (o nefrolitiasi) si formano quando i sali litogeni cristallizzano perché presenti in concentrazioni elevate. È un problema che coinvolge dal 5% al 10% della popolazione ed è imputabile al consumo di sale e di proteine animali.

Precisiamo inoltre che non esistono evidenze scientifiche del fatto che bere l’acqua del rubinetto faccia venire i calcoli ai reni. Come indica l’ISS – Istituto Superiore di Sanità “la concentrazione di calcio presente nell’acqua potabile di casa non provoca un aumento di calcoli renali”

Il trattamento dei calcoli renali dipende dalle dimensioni dei cristalli. Fintanto che il diametro è inferiore ai 6mm, sarà possibile espellerlo naturalmente. Fino a pochi anni fa l’unica alternativa all’espulsione controllata era quella chirurgica. Oggi esiste la litotrissia, tecnica basata su onde d’urto ad alta precisione capaci di frammentare i calcoli e riportarli sotto i 6mm.

La dieta da seguire prevede molta acqua, poco sale e poche proteine animali come carne, pesce o uova. Non è necessario ridurre l’apporto di calcio. Con un’alimentazione controllata si potranno consumare latte e derivati. Eliminare l’apporto di calcio, infatti, potrebbe causare problemi di osteoporosi, spesso associata ai calcoli renali.

Hai mai avuto alcuni di questi sintomi? Raccontaci le tua esperienza nei commenti.