Lo strappo muscolare è un doloroso evento: la rottura di alcune fibre che costituiscono il muscolo. Può essere causato da uno sovraccarico dello sforzo fisico muscolare o da un movimento brusco.
Cos’è e come si verifica uno strappo muscolare
Gli strappi muscolari avvengono solo sui muscoli scheletrici, che sono quei muscoli che consentono il movimento e postura del corpo.
Vi possono essere quindi varie parti del corpo interessate da strappo muscolare.
A seconda della localizzazione si hanno varie tipologie di strappo e quelle più frequenti sia in ambito sportivo che lavorativo o domestico sono:
- Strappo muscolare del braccio.
- Strappo muscolare alla spalla.
- Strappo muscolare alla schiena.
- Strappo muscolare al polpaccio.
- Strappo muscolare alla coscia.
I muscoli scheletrici sono composti da migliaia di fibre, quando queste fibre si rompono, si parla di strappo muscolare. “Il muscolo scheletrico è uno dei tessuti più dinamici e plastici del corpo umano. Nell’uomo, il muscolo scheletrico comprende circa il 40% del peso corporeo totale e contiene il 50-75% di tutte le proteine del corpo.” Pubmed PMID: 25294644
Ma perché si rompono?
Il muscolo si contrae e rilassa per svolgere le sue funzioni, il lavoro che è coordinato dal sistema nervoso che mediante un impulso elettrico nervoso fa contrarre il muscolo. I muscoli scheletrici sono caratterizzati dalla loro velocità di risposta agli impulsi nervosi, possono contrarsi con eccezionale rapidità e intensità, permettendo il movimento.
Il muscolo si strappa quando l’impulso nervoso determina uno sforzo in allungamento che il muscolo non è pronto a compiere.
Uno strappo si differenzia quindi dal semplice stiramento muscolare che non comporta alcuna rottura ma solo un allungamento, doloroso, delle fibre stressate.
Mentre una contrattura muscolare è l’esatto opposto e occorre quando si causa una contrazione eccessiva delle fibre muscolari con relativa compressione dolente delle stesse.
Questo avviene quando non è pronto perché non adeguatamente allenato, o riscaldato oppure semplicemente perché inizia a essere stanco a fine allenamento, uno degli strappi più comuni è dovuto all’affaticamento muscolare del polpaccio.
Uno strappo muscolare ha quindi un grado di gravità superiore, sia allo stiramento che alla contrattura.
La gravità di uno strappo muscolare
Gli strappi muscolari si suddividono, a loro volta, in tre gradi di gravità a seconda che siano interessate alla rottura un numero crescente di fibre muscolari. Nei casi più seri, quelli di lacerazione muscolare molto estesa o completa, occorre un intervento chirurgico ma solitamente per i casi di gravità 1 o 2 (e anche in casi di gravità 3) si ricorre al riposo e alla fisioterapia, accompagnata da terapie laser e altre metodologie specialistiche.
Importante è il riposo ma soprattutto la diagnosi precisa per iniziare appena possibile un percorso di recupero e riabilitazione che consenta, alla fine della terapia, un utilizzo della muscolatura simile se non identico a quello originario.
I sintomi dello strappo muscolare
I sintomi dello strappo muscolare sono principalmente il dolore acuto nel momento dell’incidente e quando si cerca di forzare, a volte anche poco, il muscolo leso.
Nei casi di più grave entità il dolore persiste e si possono avere gonfiore ed edema (versamento di liquido acquoso che trasuda sottopelle), come in taluni casi anche ematoma, cioè un versamento di sangue dovuto al trauma da lacerazione che causa macchie violacee più o meno visibili ed estese.
Nella grande maggioranza dei casi il recupero avviene senza alcun esito invalidante e, se ben diagnosticato e seguito ed eseguito professionalmente, in tempi ragionevoli sia per ambiti lavorativi che sportivi.
Curare uno strappo muscolare
I tempi di guarigione per curare uno strappo muscolare non sono standard e dipendono dalle caratteristiche del muscolo strappato e della persona colpita, come anche dal tempestivo intervento terapeutico.
Quindi per saper cosa fare in caso di strappo muscolare bisogna innanzitutto rivolgersi a un medico ortopedico che diagnostichi prima possibile il tipo e gravità della lesione e indirizzi a una terapia e cura adeguate.
Il riposo della struttura muscolare interessata, sia essa polpaccio, spalla, coscia, braccio o altro, è essenziale ma non sufficiente di solito a garantire un recupero pieno e completo. Solitamente una cura fisioterapica è consigliabile, come anche degli esercizi interno coscia mirati.
I rimedi e i tempi di recupero devono essere valutati da specialisti in fisioterapia e sottoposti a controlli medici dell’ortopedico specializzato.
Vanno eseguiti in strutture adeguate e certificate, da personale specializzato, competente e aggiornato, con tempi e metodiche personalizzate per ciascun paziente.
La collaborazione tra terapisti e paziente è di notevole aiuto e quindi trovare un ambiente di cura dove sentirsi a proprio agio, accolti e considerati da persone di fiducia, risulta essenziale per una buona riuscita delle metodiche di recupero e una migliore tolleranza del percorso di riabilitazione da parte del paziente.